Pietra su pietra secca,
posta
su spigoli sghèmbi,
paziente
orla il sentiero
e
cinge lo stazzo al declivio.
Lucertole guizzano al sole
e
fisse aspettano.
Ciuffi
dorati piegano al vento,
malati
d'arsura.
Terra
avara nuda si stende,
torva
ai suoi figli.
Io
siedo, al folto carrubo
arresto
il cammino. Offro
il mio
viso alle mosche
ché prima o poi farà sera.
ché prima o poi farà sera.